Volontà

"L'unica guerra persa è quella che si ha paura di combattere"


mercoledì 30 aprile 2008

Signoraggio:Fesserie autorevoli in materia di lavoro!



Diceva Platone che gli errori maggiormente devianti sono quelli iniziali.
Come in artiglieria vale la regola per cui lo spostamento pur minimo della
bocca da fuoco, in partenza, causa l'impossibilità che il proiettile centri
l'obiettivo, così, nella logica, l'errata valutazione delle premesse, determina
errori irreparabili.

Ebbene, tutta la problematica in materia di lavoro è oggi permeata di
fesserie o perché, gli addetti ai lavori, non hanno letto Platone o perché non
hanno fatto servizio militare in artiglieria ( ovvero, pur avendolo fatto, non
hanno capito un "tubo").

Dimostrerò ora la validità di questi principi soffermandomi a considerare i
tre problemi più scottanti in materia di lavoro: la conflittualità contrattuale,
la disoccupazione, l'immigrazione.

1) LA CONFLITTUALITA' CONTRATTUALE.

L'equivoco di fondo che impedisce ogni possibilità di sostituire alla regola
della "conflittualità" quella del "tener fede alla parola data", basa sulla
circostanza che tutta la dinamica dei contratti di lavoro risente ancora
dell'equivoco della teoria del plusvalore di Marx.

Marx disse che il datore di lavoro "truffa" a danno del lavoratore il
margine di profitto cioè il "reddito di capitale" ossia il "plusvalore". E' sorto
così il sindacato come strumento di rivoluzione per rivendicare nei confronti
del datore di lavoro il "plusvalore" sotto forma di "aumento dei salari".

Poiché il salario non è "profitto", ma "costo", l'aumento dei salari non può
causare distribuzione di profitto, ma solo "aumento dei costi" con il
conseguente "aumento dei prezzi" e quindi della inflazione che causa la
ulteriore necessità di aumentare i salari in una spirale senza fine. Come il
cane che si morde la coda.

La soluzione del problema sta nell'attribuire, sotto forma di reddito, il
reddito e, sotto forma di salario, il salario. Il reddito deve essere corrisposto
al cittadino come tale senza il corrispettivo del lavoro (altrimenti sarebbe
salario) e cioè nella qualità di proprietario e non di lavoratore. La formula del
"tutti proprietari" enunciata nella Rerum Novarum era concettualmente
esatta.

Se nonché il principio rimaneva relegato nella soffitta delle utopie, perché
non poteva essere realizzato che togliendo ai ricchi per dare ai poveri. Di qui
la contrapposizione tra destra (tendenzialmente i più ricchi) e sinistra
(tendenzialmente i più poveri), in una conflittualità cronica incomponibile.


Oggi, con la definizione del valore monetario come valore indotto,
producibile senza altro costo che quello del simbolo, rendendo partecipe ogni
cittadino della quota di reddito causato dall'emissione monetaria è possibile
attribuire ad ognuno un "reddito di cittadinanza" come contenuto economico
di un diritto sociale universale, superando l’antitesi fra destra e sinistra.

In altri termini, una volta dimostrato che la moneta ha valore per il
semplice fatto che ci si è messi d'accordo che lo abbia, sarà possibile
garantire ad ognuno nella qualità di "proprietario" un diritto della persona
con contenuto patrimoniale.

Rafforzata così, una volta per sempre e definitivamente, la posizione del
contraente più debole, il contratto di lavoro potrà tornare ad esistere sulla
regola del "tener fede alla parola data" perché il lavoratore accetterà il
contratto, non perché costretto dallo stato di necessità, ma perché lo ha
liberamente voluto. Egli potrà così accettare un contratto di lavoro anche per
una lira al mese. I contratti collettivi non avranno più ragione di esistere. La
concorrenza della mano d'opera straniera sottopagata, sarebbe totalmente
abolita perché finalmente il mercato tornerebbe ad operare nel rispetto dei
fondamentali valori etici, giuridici ed economici di un diritto sociale
universale. .

2) LA DISOCCUPAZIONE

La disoccupazione, così come concepita dai politologi contemporanei è un
falso problema. Il vero problema, infatti, non è la disoccupazione ma "la
voglia di lavorare che non c'è più". Nessun politico ha capito infatti che non
stiamo vivendo in regime di "democrazia", ma, di "usurocrazia".

Quando gli economisti ed i politici alla ribalta, pretendono di analizzare le
cause della disoccupazione sul principio della insopportabilità dei costi di
produzione ignorando la circostanza che la Banca Centrale, all'atto
dell'emissione carica il costo del denaro del 200% prestando il dovuto, ossia
addebitando alla collettività il denaro che ad essa dovrebbe essere
accreditato, e che questo costo, già enorme di per se, viene ulteriormente
gravato degli interessi bancari e dei prelievi fiscali per raggiungere il
traguardo del 300% si comprende perché meritano di essere giudicati per
quello che sono: un conglomerato di presuntuosi imbecilli.

Per rendersi conto della validità di questi argomenti basti ricordare che
quando la moneta era d'oro il portatore ne era il proprietario, con l`avvento
dello stato costituzionale e della moneta nominale ne è diventato
inconsapevolmente il debitore. Solo così si comprende perché "tutti gli usurai
sono liberali anche se non tutti i liberali sono usurai", secondo l'intuizione
paundiana.

I liberali "non usurai" potevano essere perdonati per la loro ingenuità
quando gli eventi storici non avevano ancora evidenziato il trionfo clamoroso
dell'usura: ormai non più. Pretendere di sostenere la giustificazione razionale
ed etica di questo regime spacciando sotto il titolo nobilissimo di
"democrazia", "l'usurocrazia", trasforma l'ingenuo in "trombone"della
politica.

Il vero scopo inconfessato della Rivoluzione Francese è stata la
separazione della sovranità monetaria dalla sovranità politica per attribuirla
alle soggettività strumentali delle banche centrali e trasformare i popoli da
proprietari in debitori del loro denaro, sostituendo alla moneta d'oro la
moneta nominale, ossia alla moneta proprietà la moneta debito, ossia al
"numero dell'Uomo", il "numero della bestia".

Una volta si lavorava per un profitto : la speranza di conseguirlo causava
l'incentivo a lavorare. Oggi chi più lavora più si indebita. Ecco perché non
solo passa la voglia di lavorare, ma addirittura viene la nausea del lavoro. E'
questa dunque la causa vera della disoccupazione: L'USURA.

3) L'IMMIGRAZIONE.

Il denaro per gli uomini è come l'acqua per i pesci. In tempi di siccità i
pesci abbandonano le zone asciutte e si rifugiano nelle pozzanghere d'acqua.
Su questa regola elementare, i banchieri dell'ottocento spostarono milioni di
uomini dall'Europa all'America del Nord, creando rarità monetaria in Europa
ed abbondanza di moneta-carta, di costo nullo, in America.

Oggi i padroni del denaro hanno creato rarità monetaria nelle c.d. aree
depresse -o, per meglio dire, che hanno deciso di deprimere -sicché, come
i pesci, i popoli si spostano verso le aree con minore rarità monetaria.

Anche per questo problema dunque la soluzione è abolire L'USURA, ossia
fare di ogni popolo il proprietario della sua moneta in modo che ognuno
possa rimanere in pace a casa sua.

Giacinto Auriti

Signoraggio Bancario:Bankitalia-Federal Reserve-BCE


Vediamo un po ora a chi appartengono le Banche centrali,vediamo chi ci indebita col Signoraggio,chi sono le associazioni a delinquere più potenti del mondo,al cui confronto la Mafia sembra un Bambino!
Questi sono coloro che stanno portando il mondo al fallimento!
Questi sono coloro che ci hanno reso schiavi,che ci dividono in fazioni per non farci pensare,imprimeteli nelle vostra mente,questi sono i nemici principali!


Vediamo di capire bene come funziona,Domande e risposte tra Z e V.

Z: Cosa significa esattamente emettere moneta e qual è il potere di chi ha questo privilegio?
In parole povere: che potere ha chi oggi stampa il denaro?

V: Partiamo dal concetto di Signoraggio. Il Signoraggio è la differenza di valore che c’è tra i costi tipografici per emettere carta-moneta e il valore nominale, ovvero, la cifra che è scritta sopra.
Questa differenza è una cifra molto elevata. Nel momento in cui la Banca Centrale compra delle cose utilizzando questa moneta, che a lei è costata pochissimo (il costo tipografico è la carta filigranata e inchiostri) ottiene un potere di acquisto enorme che solo lei può avere. Quindi ,per quanto riguarda la carta-moneta, solamente la Banca Centrale che la emette gode di questo beneficio.
La Banca Centrale ,nella parte del bilancio che riguarda il passivo ,non scrive il costo tipografico di emissione delle banconote ma il valore nominale! Cosicché quello che in realtà è un attivo, il Signoraggio, diventa un passivo per la banca! Quindi non è tassabile, viene evaso, ecc… Questo potere equivale alla quantità di carta-moneta che è in circolazione.

Z: Non è possibile,devo aver capito male,ricapitoliamo: la Banca Centrale si occupa di stampare la carta-moneta,e fin qui tutto ok. Per questa stampa spende pochissimi soldi,e anche qui ci siamo.Ma, spiegami Bene V, essa si fa pagare per il valore nominale scritto sopra? Ho capito bene?

V: Hai capito benissimo! Per fare un piccolo esempio, è come se il proprietario di un Casinò, nella sua contabilità mettesse al passivo non il costo di stampa delle fiches ma il valore nominale scritto sulle fiches.E esattamente la stessa cosa,pensaci bene, non è incredibile che si permetta questo?

Z: Altro che incredibile!Ma dimmi V,questa moneta crea inflazione?

V: Per prima cosa,la moneta emessa in questo modo crea debito pubblico.In pratica avviene questo:quando il Ministero del Tesoro vende i Buoni del Tesoro alla Banca Centrale, invece di pagare anche lui le banconote al costo tipografico (costi irrisori) in realtà le paga al costo nominale indicato sopra, più gli interessi, perché paga con i Buoni del Tesoro.
Indovina un po a carico di chi va questo debito?

Z: Dimmi V,a carico di chi?

V: A carico dei cittadini,ovvio!
Per essere chiari, l’ammontare totale del debito pubblico che ammonta oggi a circa 25.000 euro a testa, in realtà è un credito, e i cittadini potrebbero richiederlo indietro. Alla Banca Centrale!!!!Capito!

Z: Fammi capire bene V,perchè mi sto per incazzare parecchio,mi stai dicendo che gli stati sono tutti indebitati con le banche centrali che sono tutte private?

V: Esatto!Ad onor del vero ci sono dei casi in cui possono essere pubbliche, nel senso di nazionalizzate, come per esempio la Banca d’Inghilterra. Ma la vera truffa sta nel fatto che hanno questo buco nero nel bilancio, per cui creano una provvista segreta enorme che in virtù del falso in bilancio non va a finire nelle casse dello Stato:questo da un potere contrattuale di acquisto enorme con cui possano comprare la democrazia, i governi, i vari attori,i giornali e i giornalisti ecc.
Ciò di cui dobbiamo preoccuparci è il sovvertimento della democrazia attuato attraverso questi giganteschi fondi neri.

Z: Correggimi se sbaglio: ma la Banca d’Italia e la BCE, la Banca Centrale Europea sono banche private.

V: La Banca d’Italia è una SPA,quindi privata. La Banca Centrale Europea è di proprietà di tutte le banche centrali che ne fanno parte. Per fare un esempio, il signoraggio ufficiale che per loro sarebbero gli interessi pagati sui Buoni del Tesoro, vengono divisi in quote tra le banche aderenti. La Banca d’Italia ha il 14,7% di azioni della BCE, e quella sarebbe la sua quota di Signoraggio formale, ovviamente prenderà anche quella gran parte che poi è il capitale e che sfugge con quel meccanismo truffaldino del bilancio.
Mi preme far osservare che ci sono banche che partecipano anche loro a questo Signoraggio perché fanno parte del sistema, per esempio la Banca d’Inghilterra quella della Svezia e della Danimarca, però queste banche hanno anche un altro vantaggio, in quanto non avendo adottato l’euro internamente, ma avendo la loro moneta nazionale, loro prendono il 100% sul Signoraggio della loro moneta, e in più una fettina di quello europeo. In sostanza gli italiani senza saperlo stanno pagando le tasse a questi tre paesi!!!

Z: Ma perchè non se lo prende lo Stato questo Signoraggio?

V: Alcune volte questo è successo.Quando avevamo la banconota da 500 lire, sopra non c’era la scritta Banca d’Italia, ma “Biglietto di Stato a corso legale”. Quindi lo Stato può emettere benissimo dei biglietti a corso legale.
Il problema è che ci sono delle forti pressioni per fare sì che questo non accada, e infatti oggi allo Stato rimane solamente il Signoraggio sulla emissione delle monetine metalliche (meno dell’1% del Signoraggio totale), e che in certi casi risulta essere negativo (stampare la monetina da 1 centesimo costa 3 centesimi!). Il grosso che è quello sulla carta-moneta va alla Banca Centrale e poi ridistribuiti alle varie banche centrali.
L'altra grande truffa è la riserva frazionaria, che è anche peggio, e riguarda le banche commerciali.
Tali banche possono creare denaro dal nulla.
Oggi il tasso di riserva è del 2%, e indica la percentuale minima di soldi che devono esserci fisicamente nei forzieri su 100 prestati. Quindi, quando un consumatore versa in banca 100 euro in contanti sul suo conto, la banca sostanzialmente può creare 50 volte tanto, dal nulla. Cioè 5000 euro!!!
Quindi se consideriamo un furto quello della Banca Centrale, veniamo a sapere che quello che fanno le altre banche messe assieme è di 50 volte tanto…
Queste sono risorse importanti che alla fine bloccano l’economia, lo sviluppo, ecc.
La gente purtroppo non immagina queste cose e a volte non le capisce,o peggio non ci crede!
E’ come se avessimo una specie di meccanismo di estrazione di ricchezza che invece di andare a beneficio del popolo sovrano (è proprio al sovrano che spetterebbe il Signoraggio, e infatti prima era una tassa che prendeva il Re che era il Sovrano) e invece va a finire a pochi privati che appartengono alle grandi famiglie del capitalismo italiano e mondiale.
Questo meccanismo è illegale, oltre ad essere antidemocratico poichè è contrario allo spirito della Costituzione.

Z: Mi viene in mente a questo punto quel biglietto verde stampato alcuni decenni fa in America dove al posto della scritta “Federal Reserve Note” c’era “United States Note”. Ovviamente il riferimento a J.F.K. non è casuale.

V: Personalmente ritengo,come pure chi si occupa di queste cose dal punto di vista investigativo ritiene, che almeno sette (qualcuno dice anche otto) presidenti americani siano stati assassinati per la questione monetaria. Che sia per questo che neanche Beppe Grillo affronti il problema Signoraggio?
Nel caso di Kennedy,in particolare, il motivo è da ricercarsi nel fatto che pochi mesi prima di essere assassinato,tramite l'ordine esecutivo 11110, autorizzava il Ministero del Tesoro ad emettere dollari con la scritta “United States Note”. Naturalmente quella era una moneta perfettamente comparabile alle nostre 500 lire di carta, dove c’era scritto “Biglietto di Stato” invece di “Banca d’Italia”.

Dopo aver eliminato Kennedy hanno tolto immediatamente dalla circolazione questi biglietti sostituendoli con quelli della Federal Reserve, come se niente fosse.
Il discorso che noi facciamo a riguardo della Banca Centrale europea è esattamente lo stesso che possono fare gli americani per quanto riguarda la Federal Reserve (che addirittura non è neanche una società americana perché è registrata Puerto Rico).
Un'altra cosa interessante da sapere è che il famoso Premio Nobel per l’Economia in realtà non è un Premio Nobel perché non viene dato dalla Fondazione Nobel ma bensì dalla Banca Centrale svedese.Questo schifo di coincidenze comincia a darmi sui nervi.

Z: Quindi, tornando un attimo al discorso su Kennedy, in pratica il presidente aveva bypassato il potere enorme della Federal Reserve, che sarebbe quello di creare il denaro.

V: Su intenet si possono trovare le registrazioni dei discorsi che Kennedy ha tenuto alla Casa Bianca. Mentre ufficialmente dicevano che il problema per Kennedy era quello di togliere le truppe dal Vietnam, in realtà in quei giorni (si evince dalle registrazioni) quello che preoccupava veramente Kennedy era il fatto che la Francia restituiva i dollari chiedendo in cambio oro, secondo gli accordi che c’erano. Quindi Kennedy era molto attento alla situazione economico-finanziaria e ai rapporti con le banche centrali. E ad un certo punto, si sente nella registrazione, Kennedy minacciare gli europei di togliere le basi americane…

Z: Oltre al Signoraggio, prima avevi accennato alla Riseva frazionata. Vorrei capire con un esempio concreto: se una persona porta 100 euro in banca, la banca mette questi 100 euro in Riserva, e poi…?

V: Il tasso di Riserva oggi è al 2%. Significa che per 100.000 euro virtuali scritti nei loro computer, basta che ne abbiamo realmente 2000 euro di carta. Questo è di fatto una “bancarotta tecnica”, perché loro hanno in realtà un cinquantesimo del denaro che vantano.
In pratica, se tutti andassero a ritirare i propri soldi allo sportello, accadrebbe una cosa molto semplice: le banche chiuderebbero per una settimana l’erogazione del denaro chiamando immediatamente la Banca Centrale europea a Francoforte, la quale si metterebbe a stampare giorno e notte banconote per riuscire a soddisfare la richiesta e impedire che la banca fallisca realmente. Questa situazione aumenterebbe la massa monetaria creando ulteriore inflazione.

E’ per questo che la Banca Centrale viene chiamata il “Prestatore di ultima istanza”, però visto che crea denaro dal niente, sarebbe meglio chiamarla il “Prestigiatore di ultima istanza”.



Z: Ma allora…questi soldi che io deposito fisicamente in banca vengono messi in Riserva e loro ne creano 50 volte tanti. Però poi questi ultimi creati dal nulla vengono prestati e tassati?

V: Certamente. Creano dal nulla il denaro e ci mettono pure gli interessi! Ma questi interessi sono solamente la ciliegina sulla torta, perché non appena questi hanno emesso dal niente il capitale hanno fatto già Bingo!

Che cosa pensa l’utente bancario normale,o meglio,cosa viene fatto pensare all'utente bancario?
L’utente normale pensa che versando 100 euro in banca prende l’1% all’anno di interessi attivi, mentre la banca prestando quei 100 euro ne prende l’8% ogni anno da chi li prende a prestito. Quindi la differenza 8%-1%=7% sarebbe l’utile delle banche. In realtà non così, anzi siamo molto lontani dalla verità,molto ma molto lontani!

Avviene questo:la Banca prende dall'utente 100 euro e subito se ne tiene una parte come spesa di tenuta conto(Che meschini!),poi riconosce all’utente 1 euro di interessi all’anno(Mi fanno proprio schifo);la banca poi, mettendo questi soldi in Riserva, ne crea ben 5000 dal nulla. Supponendo che prenda un 8% di interessi sul prestito, ne prende 400 (8% di 5000 euro) tolto l’1 che ha dato a chi ha versato fisicamente i soldi, rimangono 399 solamente per quanto riguarda l’interesse. In più c’è il capitale creato dal nulla che sono 4900 (5000-100 euro iniziali).

In totale la banca crea 4900+399 e cioè 5299 euro virtuali partendo da 100 euro fisici!E noi che ignoriamo il tutto siamo contenti quando ci propongono il 5% di interessi.......Dovremmo chiederne almeno il 100% ed è ancora pochissimo!
Sveglia! SVEGLIA!

Z: Sono scioccato!
Ho sentito parlare di monete locali mi puoi spiegare meglio? Sai,....Quelle monete chiamate anche valute complementari.

V: Nel mondo ce ne sono più di 5000, di cui 700 solamente in Giappone. Stanno nascendo ovunque, come sono nate anche in altri periodi storici, per esempio durante la crisi del Marco negli Anni ’20.
Quando il sistema bancario, basato sull’usura(questo concetto deve imprimersi nella vostra testa!), come abbiamo fin qui descritto, esagera, e quindi la crisi si diffonde tra i cittadini, è chiaro che le masse reagiscono spontaneamente con questa creazione di valuta complementare.E' sacrosanto diritto di un popolo reagire ai soprusi dell classe dirigente,personalmente farei qualcosa in più della moneta complementare...... In Giappone, all’indomani del 1995 c’erano circa 30000 suicidi economici all’anno, per bancarotta o fallimento, e un personaggio importante dell’ambiente bancario è uscito dal sistema e ha cominciato a creare queste valute alternative per cercare di risolvere la situazione di povertà. Qualcosa di simile è successo anche in Argentina dove le province si sono messe a stampare ed emettere della valuta locale complementare.Noi siamo molto vicini all'Argentina,è solo questione di tempo,la crisi verrà e sarà una grande crisi,la domanda è quando accadrà? 2-3 anni?

Z: Bisogna partire da Comuni o Province?

V: No. Non deve partire per forza da Comuni o Province. Ci sono anche delle comunità che lo fanno. Non c’è una regola vera e propria: basta che sia una comunità inquadrata giuridicamente come provincia in Argentina o piuttosto comune in Giappone.

Esistono anche delle comunità di solidarietà che emettono questa valuta complementare per sopperire al risultato dell’esclusione dal credito. Per esempio in Italia abbiamo 18 milioni di persone escluse dal circuito del credito; questi 18milioni di persone potrebbero essere di nuovo reinserite nella società attraverso la creazione di valute complementari. Diciamo che è un modo soft per reagire alla distorsione finanziaria introdotta con l’uso delle monete tradizionali.Troppo soft per i miei gusti.

Z: Pensi che questo sarà il passaggio obbligatorio? Visto che il sistema pian pianino sta collassando.

V: Dobbiamo sostenere una rapida diffusione di queste valute complementari. Le monete complementari potrebbero essere un passo per stabilizzare la situazione e far da ponte di passaggio tra l’attuale sistema ingiusto e illegale e un sistema futuro dove il Signoraggio sia chiaro, trasparente e si sappia soprattutto dove va a finire e a che scopi viene destinato.
Non può esserci una sovranità del popolo se non esiste una sovranità monetaria.

Z: Che consigli ti senti di darci V,a noi che siamo gli schiavi?

V: Innanzitutto occorre che si faccia informazione,tramite riunioni, passaparola e qualsiasi altro mezzo. Avere la consapevolezza del meccanismo del Signoraggio in primis.
Poi descrivere anche la possibilità che offrono le valute complementari che è quella di trattenere localmente il Signoraggio. Per esempio un Comune potrebbe emettere una moneta complementare, trattenendo il 50% del Signoraggio evitando di tassare i cittadini e con l’altro 50% il Comune potrebbe redistribuirlo equamente tra tutti i cittadini.
Questo sarebbe un sistema per fare del bene recuperando una piccola parte di questo Signoraggio

Z: Grazie V per averci illustrato gli aspetti criminali di alcune pratiche bancarie. E queste pratiche forse non sono le sole…

lunedì 28 aprile 2008

V2 DAY:Un successo senza precedenti in ITALIA!


Il 25 aprile,giorno della Liberazione,nonostante la propaganda dei giornali e delle TV contro la manifestazione,Beppe Grillo ha avuto un successo senza precedenti con il suo V2-DAY!
Nonostante i giornalisti servi del potere abbiano tentato in tutti i modi di boicottare il V-DAY dicendo stronzate,scusate ma è proprio il caso di dirlo,e definendo la manifestazione una provocazione nei confronti della resistenza,in quasi 500 piazze in Italia e all'Estero i cittadini italiani si sono riuniti e hanno dato prova di civiltà,raccogliendo 1.300.000 firme in un solo giorno,senza incidenti!
Se l'anno scorso si era fatto un vero e proprio record con 350.000 firme raccolte in giornata,quest'anno quel record è stato moltiplicato per tre!!!
Si firmava per abolire l'ordine dei giornalisti,per togliere quel miliardo di euro di finanziamento pubblico a giornali che non ci danno altro che informazioni manipolate, se va bene,altrimenti non ce le danno neppure!
Si votava inoltre per abolire la legge Gasparri,quelle legge che consente a Berlusconi di trasmettere abusivamente su rete 4,su di una frequenza destinata a Europa 7.Per chi non lo sapesse,se la legge non verrà modificata entro fine anno ,la Comunità Economica Europea ci condannerà a pagare 300.000 euro al giorno a partire dal 2006!In pratica pagheremo la stessa cifra che abbiamo appena dato all'alitalia:330.000.000 euro!
Ma non li pagherà Berlusconi,che sta commettendo l'infrazione,ma noi!!!
Lui trasmette abusivamente,guadagna miliardi tramite la pubblicità condannandoci a vedere Emilio Fede e noi paghiamo il conto;è lui il vero comunista,fa affari coi soldi nostri,ecco il grande imprenditore Berlusconi!!!!
A noi dicono,vedi Emma Bonino, che la riforma di tale legge non è urgente,330.000.000 di euro di multa non sono urgenti?

La legge Antidemocratica Gasparri permette a Berlusconi di possedere 3 televisioni,20 giornali ed essere presidente del Consiglio;in nessun posto al mondo ciò è possibile!
Il virus si sta espandendo a macchia d'olio,sempre più italiani decidono di prendere la pillola rossa e iniziano a pensare con la loro testa.
Da quando ho iniziato a informarmi per conto mio ho conosciuto un'altro mondo; all'inizio, vedendo notizie false e vari generi di propaganda mi arrabbiavo,ora mi viene da ridere e certi giornalisti mi fanno quasi pena.......
La cosa però più infame, sta nel fatto che a riprendere Beppe Grillo in piazza a Torino,dove c'erano 120.000 persone,si sono viste la BBC,la CNN,le TV di tutta europa,la TV australiana,persino Al Jazeera e niente è andato in onda sulle TV italiane,se questa non è censura ditemi un pò voi?
E' questa la libera informazione?
Guardatevi i due video,sono meravigliosi!
In quello ad inizio post c'è la soluzione......
In quello che segue,chiaramente censurato in Italia,vediamo cosa pensano all'estero sul controllo dell'informazione in Italia!

A tutti gli Italiani che hanno votato voglio dire grazie,perchè se qualcosa può cambiare è grazie a queste persone che,come ci piace pensare, stanno continuando l'opera dei partigiani per rendere l'Italia un paese libero!

domenica 27 aprile 2008

SOCIETÁ EXTRA BILANCIO DEL GRUPPO FININVEST UBICATE IN PARADISI FINANZIARI


Tratto dal processo ALL IBERIAM

La FININVEST S.p.A., perlomeno a partire dal 1990 in poi, ha sempre omesso di dichiarare nel bilancio di esercizio, come invece avrebbe dovuto in base alle norme civilistiche, l'esistenza di molte societá e conti bancari OFF-SHORE. Tra queste rientra la nota tesoreria riservata facente capo alla societa' ALL IBERIAN (e poi alla CATWELL, successivamente denominata GERMAN Dev. Ltd.), utilizzata per realizzare operazioni riservate ed illecite.

Societá coinvolte:

- ALL IBERIAN LTD.

- MARCHE

- CRESENT

- ANTARES INV. LTD.

- NEW MANHATTAN

- STANHOPE

- THYME TRADING LTD.

Il capitale sociale di queste prime sette societá - costituite contemporaneamente nel 1989 su richiesta dei funzionari FININVEST Vanoni e Camaggi alla CMM di Londra, societá di gestione di imprese off-shore di proprietá dello studio londinese CARNELUTTI-MILLS - apparteneva interamente (al 100%) alla FININVEST (versamento di 270.000 $ del 26.2.90 dal conto FERRIDO, poi suddiviso in base ai relativi capitali sociali e girato sui conti SBS di Lugano delle varie societá). La FININVEST S.p.A., quindi, avendo il diritto di voto (possesso delle azioni al portatore) e la gestione diretta, avrebbe dovuto inserire (consolidare) tali societá in bilancio.

Il Conto FERRIDO nr.224373 presso il credito Svizzero di Chiasso é stato aperto in data 15.04.1987 da Giuseppe SCABINI, ìresponsabile della cassa centraleî della FININVEST S.p.A. dal 1979. Si tratta pertanto di un conto non registrato dalla FININVEST (come per i conti POLIFEMO ed AMPIO).

Nel costituire le predette societá VANONI chiese la ìmassima segretezzaî allo studio MILLS, che infatti raggruppÚ i certificati azionari di tali societá, che complessivamente erano almeno trenta, sotto la dizione Fininvest Group B ñ very discreet.

Tutte le operazioni riguardanti dette societá venivano autorizzate con visto apposto dai funzionari di vertice della FININVEST S.p.A. (Alfredo MESSINA, allíepoca Direttore Generale, Raffaele ZENONI, dirigente della Direzione Finanziaria, e Giorgio VANONI, responsabile del Settore Estero).

I riscontri documentali e le testimonianze acquisite hanno dimostrato che la FININVEST S.p.A., tramite i suoi dirigenti di vertice, ha sempre esercitato un controllo operativo diretto sulle societá ALL IBERIAN, CATWELL e sulle altre del Gruppo B.

Anche Silvio Berlusconi, Presidente della FININVEST S.p.A. e dominus del Gruppo, ha trattato nel 1993 con la Arthur Andersen le problematiche relative alla certificazione del bilancio 1992; É stato titolare del mandato 500 con il quale ha alimentato il conto SBS della ALL IBERIAN conferendo procura a SCABINI; ha trattato direttamente con MALGARA il finanziamento Norbury.

Altre societa' del Gruppo B:

- CATWELL (poi denominata GERMAN DEV. LTD.)

- MARBLE

- CEDAR VALE

- NORBURY

- SOLIDAL

- PRINCIPAL FINANCE LTD.

- BRIDGESTONE

- ELECTRO APPLIANCES
- HORIZON - PROMAR (B.V.I.) - QUEENSTOWN (B.V.I.) - CENTURY ONE ENTARTAINEMENT - UNIVERSAL ONE LTD.

- HUNTER LTD.

- HENWOOD - NANTOC - SOPAC - TAURUS - NATOMA - VISMAR DEVELOPMENT - BLANTYRE - TIMOR - ACCENT - SILVERVALLEY - NORD - SOUTH - EAST - OVEST - ARNER - NODIT - GOLD COMPANY LTD. - AMT LTD. - LAINDEN - SEVILLE - PNW - S.I.I.L. LTD. - PRINCIPAL TELEVISION LTD - LIBRA COMMUNICATION
Le societá Off Shore della FININVEST (Gruppo B) sono in realtá delle scatole vuote (prive di personale e spesso anche dalla sede inesistente) gestite direttamente dai dirigenti nazionali del G.F. tramite studi legali esteri di consulenza (inglesi, lussemburghesi, svizzeri, ecc.). La reale funzione di tali societá consiste nella creazione dei ìfondi neriî mediante operazioni estero-vestite oppure infra-gruppo che sono in tutto o in parte inesistenti (sovrafatturazioni di diritti televisivi, retrocessione in nero di finanziamenti alle societá nazionali del Gruppo, ecc.). La creazione di questi fondi, oltre a rendere falsi ed inattendibili i bilanci delle singole societá nazionali del Gruppo che operano come controparte (con conseguenti riflessi anche di evasione fiscale) e quindi anche i bilanci consolidati del G.F., consente di gestire una massa enorme di denaro (si tratta di centinaia di miliardi di lire) per finalitá illecite e non dichiarabili, quali il finanziamento all'ex P.S.I. e la ìdisinvoltaî gestione dei fondi del conto Mercier intestato a Cesare Previti.

Un altro significativo impiego dei ìfondi neriî consiste nel finanziare occultamente la scalata di importanti societá nazionali o estere. Nel settore televisivo si aggirano in questo modo le normative dei vari Paesi, alquanto restrittive, sulle quote azionarie, come Ë emerso per le vicende Telepi_ e Telecinco.

Eí, comunque, assai significativo che la nota societá di revisione contabile Arthur Andersen, incaricata dalla Fininvest di certificare il bilancio di esercizio e quello consolidato del Gruppo relativi al 31.12.1992, abbia dichiarato in un documento scritto (memorandum) che tali bilanci non erano certificabili, a causa di rapporti non chiari intercorsi con le societá estere del Gruppo e in particolare con quelle Off Shore. Tale problematica si poneva, in particolare con riferimento ai singoli bilanci di esercizio della ìFininvest Spaî e della ìSilvio Berlusconi Finanziaria s.a.î (societá copogruppo, rispettivamente, a livello nazionale ed estero), in quanto nel bilancio consolidato le transazioni infragruppo si elidono.

Le principali metodologie seguite dalle societá Off Shore del G.F. per la creazione di fondi neri e/o di occultamento di utili sono:

- iscrizione di costi non documentati o gonfiati, tra cui i diritti televisivi - valori di iscrizione in bilancio non congrui - copertura di perdite mediante sovrastima di poste di bilancio - omessa fatturazione (totale o parziale) di ricavi - retrodatazione di operazioni finanziarie per attenuare le perdite sui cambi - pagamento di consulenze fittizie (sistema molto usato dalla Principal Finance e dalla SIIL)

Eí evidente che i fondi neri una volta creati vanno opportunamente occultati in depositi bancari inaccessibili. Infatti le societá estere del GRUPPO FININVEST, in particolare quelle extra bilancio, hanno acceso uno o piú depositi bancari ìriservati, localizzati nei paradisi fiscali ove ha sede la societ‡, o, meglio, presso lo studio di consulenza estero che segue le vicende societarie. Eí chiaro che tutte le disponibilitá delle societá Off Shore sono fuori bilancio e quindi occultate nel bilancio FININVEST.

Depositi bancari Off Shore:

- PENNINE - FORESTI - BRADFORD - SOPHIA (finanziamento occulto a Telepi_ per 50 MLD di lire)
Trattasi di conti riservati della ìAll Iberianî con movimenti complessivi accertati per circa 200 MLD di lire. I conti PENNINE, FORESTI, e BRADFORD sono stati finanziati per quasi 140 miliardi di lire dalla ALL IBERIAN (sorta di ufficio affari riservati del Gruppo), la quale a sua volta era finanziata direttamente dalla SILVIO BERLUSCONI FINANZIARIA S.A.. In sostanza, la FININVEST finanziava ALL IBERIAN per finanziare operazioni occulte, decise, gestite e finanziate dai principali esponenti della FININVEST Spa.

ALTRI CONTI:

- ALL IBERIAN (c/o SBS di Lugano) - BERTA - LIVOLSI - CEFALIELLO - FERRIDO (nr.224373 c/o Credito Svizzero di Chiasso della All Iberian) - POLIFEMO (della All Iberian c/o SBS di Lugano) - AMPIO (c/o SBS di Lugano, aperto nel 1991 da Giuseppe Scabini e gestito da Livio Gironi. Conto di transito delle somme ricevute dalla All Iberian e dalla Fininvest) - MERCIER (della All Iberian c/o Darier Hentsch di Ginevra, gestito da Cesare Previti) - CONSTELLATION FINANCIARE (c/o SBS di Chiasso, utilizzato per il finanziamento illecito all'ex P.S.I.) - NORTHEN HOLDING (c/o Clariden Bank di Ginevra, utilizzato per il finanziamento illecito all'ex P.S.I.)

Questi ultimi due conti sono stati alimentati, nel 1991, dalla All Iberian per complessivi 20 MLD di lire, girati poi a Giorgio Tradati, amico personale dellíOn. Craxi. La rimessa di 10 MLD sul conto NORTHEN HOLDING fu diposta da Livio GIRONI e Giorgio VANONI che, allíepoca, erano rispettivamente Direttore Generale e responsabile del Settore Estero della FININVEST Spa.

domenica 20 aprile 2008

Amore Rivoluzionario:Che Guevara!


La mia cultura liberale m'impone di condannare il comunismo,tuttavia non si può non celebrare una persona che ancora oggi,e forse oggi più che mai,rappresenta la voglia di cambiamento,la voglia di lottare contro i soprusi, la voglia di RIVOLUZIONE!
Il CHE,come lo si è soliti chiamare,è diventato un simbolo del comunismo,ma non è questa la giusta interpretazione delle sue gesta.
Egli ha combattuto contro l'imperialismo americano,ha combattuto sino alla morte contro quel nemico che ancora oggi tiene schiavo il Sud America e che vuole mantenere una posizione egemonica sul pianeta.
Non bisogna essere comunisti per ammirare un uomo che voleva il cambiamento,un uomo fedele ai suoi principi sino alla fine,un uomo che voleva la LIBERTÀ!
Il comunismo è morto,ora si deve annientare il Capitalismo e la Globalizzazione che ci impoverisce tutti.
Il Che aveva individuato negli USA il nemico da combattere;personalmente ho sempre amato l'ideale di giustizia e libertà americano,ma l'America che ho sempre ammirato purtroppo è solo un'idea,un'illusione,non esiste;il nemico da combattere è l'Amministrazione,il Governo americano,la politica di una classe dirigente che sfrutta i 3/4 del mondo per arricchirne il quarto restante....Non ci siamo!
E allora ben venga il CHE,ben venga l' ideale di libertà,ben venga la voglia di dire"BASTA!",di non essere più schiavi(perché questo siamo noi che lavoriamo in cambio d nulla) di un sistema bancario-politico corrotto:tutti noi dobbiamo divenire un moderno Che Guevara!
Vi invito a guardare questo video e ascoltare questa canzone bellissima.
Scritta da Carlos Puebla nel 1965 prima della partenza del Che per la Bolivia è la canzone sulle sue gesta più conosciuta nel mondo.
Questa è la traduzione della canzone"Hasta Siempre"che qui vi propongo:




HASTA SIEMPRE


Abbiamo imparato ad amarti
sulla storica altura
dove il sole del tuo coraggio
ha posto un confine alla morte.

Qui rimane la chiara,
penetrante trasparenza
della tua cara presenza,
Comandante Che Guevara.

La tua mano gloriosa e forte
spara sulla storia
quando tutta Santa Clara
si sveglia per vederti.

Qui rimane la chiara ...

Vieni bruciando la nebbia
come un sole di primavera,
per piantare la bandiera
con la luce del tuo sorriso.

Qui rimane la chiara ...

Il tuo amore rivoluzionario
ti spinge ora a una nuova impresa
dove aspettano la fermezza
del tuo braccio liberatore.

Qui rimane la chiara ...

Continueremo ad andare avanti
come fossimo insieme a te
e con Fidel ti diciamo:
Per sempre, Comandante!

Qui rimane la chiara ...

Ho trovato questa canzone e questo video molto molto belli.
Per quelli che nel CHE vedono solo il comunismo voglio concludere citando alcune sue massime che esprimono la dimensione del personaggio:
1)"Sono Cubano e sono anche Argentino. Sono patriota dell'America Latina, di qualsiasi paese dell'America Latina, nel modo più assoluto, e qualora fosse necessario sarei disposto a dare la mia vita per la liberazione di qualsiasi paese Latino-Americano, senza chiedere niente a nessuno, senza approfittare di nessuno."
2)"Nessuna persona nell'intero mondo può sentirsi libera se c'è una sola persona in catene."
3)"Non permetto che si semini la divisione, perché i fratelli che litigano - diceva Martìn Fierro - sono facile preda dei nemici". E l'impero conosce bene questa massima popolare, che il poeta ha semplicemente trascritto; l'impero sa che bisogna dividere per vincere."Su questa vorrei fare un commento,secondo voi a cosa servono le religioni e le ideologie politiche se non a dividerci e a farci guerra l'un l'altro senza vedere i problemi alla base? RIFLETTETE
Dov'è ora lo Spirito del CHE dov'è ora che ne abbiamo tanto bisogno?
4)"Le battaglie non si perdono, si vincono sempre."
Che, dove sei? Dove sei SPIRITO RIVOLUZIONARIO? L'Italia,il Mondo hanno bisogno di te!

venerdì 18 aprile 2008

Rapporto segreto tecnici Banca Italia,da dove arrivarono i miliardi di Berlusconi?





Guardate i video e capirete perchè Luttazzi è stato cacciato dalla TV,sarà presto il turno del bravissimo giornalista Marco Travaglio?Provate a leggere"Mani Sporche".
Ecco un rapporto di Banca Italia,la cosa curiosa è che l'origine dei soldi che Berlusconi usava per finanziarsi è pressochè sconosciuta;a voi le ipotesi.
Eccola, la vera storia della nascita dell'impero Fininvest. riassunta in un rapporto di 120 pagine firmato dai tecnici della Banca d'Italia. Un documento per molti versi esplosivo, intitolato "Prima nota informativa sui flussi finanziari delle società denominate Holding Italiana dalla prima alla ventiduesima", arrivato nelle mani dei magistrati di Palermo nell'aprile del 1999. Ma che solo nella seconda metà del luglio di quest'anno è stato depositato agli atti del processo per concorso esterno in associazione mafiosa contro Marcello Dell'Utri. È la storia di un uomo riuscito, in quattro anni, a creare un moloch multimediale: Silvio Berlusconi. Facendo lo slalom tra prestanome, fiduciarie e tanti soldi in contanti. Con l'aggiunta di un tocco di genio della Popolare di Lodi, che nel 1991 scheda le Holding del Cavaliere, ovvero le società che controllano la Fininvest, alla voce «servizi di parrucchieri ed istituti di bellezza».
La relazione commissionata dai pm di Palermo nell'ambito di un'inchiesta per riciclaggio, poi archiviata all'inizio di quest'anno, chiarisce molti interrogativi sull'origine delle fortune del Cavaliere, ma lascia spazio ancora a tante domande. Misteri che Silvio Berlusconi, lanciato verso la riconquista di Palazzo Chigi, avrà comunque modo di sciogliere definitivamente in autunno. Perché già all'inizio del processo contro Dell'Utri sia la difesa che l'accusa avevano chiesto la sua testimonianza.
Non aprite quella porta. L'inchiesta inizia con un colpo di scena nel giugno del 1998, quando uomini della Direzione Investigativa Antimafia bussano alle porte della Lodi per tentare di ricostruire i movimenti sui conti delle Holding. La Popolare di Lodi è l'istituto che nel 1991 ha incorporato la Banca Rasini. Il crocevia dal quale sono passati buona parte dei primi soldi del Cavaliere e dove suo padre Luigi è stato per vent'anni l'uomo di fiducia della proprietà. Eppure, negli uffici della Lodi, quando gli ispettori chiedono notizie delle Holding, si sentono rispondere: «Quelle società non figurano tra i nostri clienti». Ma non è vero. Le Holding Italiana ci sono eccome. Solo che una mano burlona le ha censite come saloni di bellezza. I dipendenti in pensione della Rasini svelano agli investigatori che al quarto piano dell'agenzia milanese di Piazza dei Mercanti c'è un archivio dimenticato: i microfilm dei conti delle Holding stanno lì. A settembre del '98, gli investigatori si lamentano con l'ufficio legale della Lodi. E la banca fa marcia indietro: «Scusate, c'è stato un errore, abbiamo cambiato i computer e fatto qualche confusione nel censimento». I magistrati segnalano il comportamento della Popolare alla Banca d'Italia.
Un SuperQuiz da 500 miliardi. Tra le pagine del rapporto si rincorrono miliardi a palate. Denaro che cade a pioggia, a volte in contanti a volte con assegni circolari, per pompare liquidità nelle casse del Biscione: almeno 200 miliardi transitati sui conti delle 22 Holding tra il 1977 e il 1985, seguendo giri tortuosi. Talmente tortuosi che di ben 114 miliardi (502 di oggi), i tecnici di Bankitalia non riescono a ricostruire l'esatta provenienza. La maggioranza delle operazioni viene eseguita formalmente da due fiduciarie della Bnl, la Saf e la Servizio Italia, che operano "franco valuta". Ovvero, lasciano che i vari aumenti di capitale che la Fininvest nel corso degli anni ha eseguito attraverso le Holding vengano portati a termine dai fiducianti (Berlusconi e famiglia), senza pretendere copie dei bonifici e degli assegni. Una pratica che lascia «perplessi» anche gli ispettori Bnl inviati nel 1994 a spulciare i conti delle fiduciarie.
Formidabili quegli anni. Ma anche se mancano molte pezze contabili, un fatto è certo. Dal punto di vista finanziario, lo spartiacque tra il Berlusconi palazzinaro e il Berlusconi tycoon televisivo cade il 6 aprile del 1977. Quel giorno, la Fininvest srl aumenta il capitale da 2,5 a 10,5 miliardi. L'operazione, secondo gli esperti di Bankitalia, ha almeno due aspetti misteriosi: gli otto miliardi dell'aumento (44 miliardi al valore odierno) vengono versati in contanti e «al momento non si conosce la provenienza della somma». Il 2 dicembre, nelle casse della Fininvest srl arrivano altri 16,4 miliardi (90,8 di oggi) come «finanziamento soci». E pure in questo caso la documentazione bancaria acquisita non registra la provenienza dei fondi. Erano in contanti? E se invece erano assegni, da dove arrivava la provvista?
Questo enorme sforzo finanziario accompagna l'esplosione pubblica di Berlusconi. Proprio nel 1977, Silvio viene nominato cavaliere, compra un primo 12 per cento del "Giornale" di Montanelli e comincia a credere davvero nelle tv. Il capitale di Telemilano, che per quattro anni si era limitata a trasmettere via cavo a Milano 2, sale a mezzo miliardo. E a fine anno, Silvio arriva settimo nella classifica dei contribuenti milanesi, con 304 milioni di reddito.
Il miracolo di Sant'Ambrogio. Ma l'operazione che meglio riassume la raffinatezza finanziaria del cavaliere va in scena il 7 dicembre del 1978, festa di Sant'Ambrogio, quasi in contemporanea con il "Simon Boccanegra" diretto da Claudio Abbado che quell'anno apre la stagione della Scala. Mentre dal loggione piovono gli applausi per la regia di Strehler, sui conti delle Holding e delle fiduciarie del cavaliere nella filiale di Segrate della Popolare di Abbiategrasso sembrano piovere dal nulla 17,98 miliardi (88 di oggi). Il denaro si attorciglia lungo otto giroconti. Ufficialmente, il valzer parte da Fininvest Srl e finisce nelle casse di Fininvest Roma, una scatola vuota amministrata da Umberto Previti, il padre di Cesare. Il malloppo corre all'impazzata entrando e uscendo dai conti Saf, dopo un giro contabile tra Silvio e lo zio Luigi Foscale. E già che c'è, passa pure tra le Holding 1-19 all'apparente scopo di finire nella controllata Fininvest Roma srl.
Gli esperti di Bankitalia non sono riusciti a trovare il primo e l'ultimo anello della catena. Nel rapporto, le caselle "primo ordinante" e "ultimo beneficiario" vengono riempite con «XXXXXX soggetto da identificare». Come non bastasse, unico caso tra la documentazione esaminata, parte dei microfilm delle operazioni di dicembre vanno in fumo. Nella relazione si legge a pagina 16: «La banca dichiara di aver disponibili gli estratti conto delle Holding per il dicembre 1978 limitatamente a talune Holding, infatti per 13 di esse la pellicola microfilmata risulta essersi bruciata».
L'intera operazione ha due effetti importanti. Capitalizza le Holding che, con le banche, possono garantire la solidità di Fininvest e chiarire che il vero proprietario è Silvio Berlusconi, sia pure al riparo delle fiduciarie. Ma agli occhi indiscreti, ergono una vera e propria barriera di riservatezza. Il tutto, proprio nel momento in cui l'impegno nel settore televisivo aumenta di peso con l'inizio delle trasmissioni di Telemilano 58, la "mamma" di Canale 5. Anche se quel 1978 era iniziato all'insegna della segretezza, con l'iscrizione del Cavaliere alla Loggia P2 di Licio Gelli.
la Palina impazzita. Per far crescere le tv private servono sempre più capitali, difficili da reperire in un periodo di crisi immobiliare. Negli ultimi due mesi del '79, Silvio Berlusconi sembra però trovare la soluzione. Il 19 ottobre, tramite dei prestanome, Sua Emittenza fonda una srl di nome Palina. È una società che assomiglia a una siringa monouso: vivrà solo sette mesi, concludendo un'unica operazione. Il 14 dicembre del '79, la Palina fa girare sul proprio conto corrente, aperto nella sede milanese della Popolare di Abbiategrasso, la bellezza di 27,68 miliardi (117 di oggi). Si comincia con Palina che bonifica la somma alla Saf che, a sua volta, gira i 27 miliardi e rotti alle Holding Italiana 1-5 e 18-23. Scrivono gli esperti di Bankitalia: «L'accredito Palina veniva specificatamente autorizzato dal fiduciante Silvio Berlusconi, probabilmente in considerazione dell'atipicità dell'operazione». Fatto sta che le Holding a loro volta accreditano immediatamente la somma sui conti della Fininvest, che la storna a Milano 3 srl (altra società del gruppo). Quest'ultima, a sorpresa, restituisce il tutto a Palina. L'operazione viene giudicata «priva di qualsiasi giustificazione contabile e amministrativa». Ci sono dunque 27, 68 miliardi senza un padrone? O forse la mitica Palina quei soldi non li ha mai visti?
Amilcare Ardigò, il commercialista presso la quale era domiciliata la Palina, dichiara alla Dia: «Non ho mai avuto notizia del transito di quei soldi». E spiega come la Palina non abbia mai avuto un solo documento contabile. Del resto, ad amministrarla era un settantacinquenne colpito da ictus, tale Enrico Porrà, che proprio Ardigò accompagnava in carrozzella alle assemblee. Per questo, ora il professionista si sorprende di fronte a quei 27 miliardi : «Non ho mai accompagnato in banca Porrà, un prestanome di Berlusconi, per il perfezionamento di operazioni relative a quella società».
Passano dieci giorni e tra il 24 e il 31 dicembre dello stesso anno la Fininvest riceve altri 25 miliardi dalle Holding. Anche qui i funzionari di Banca D'Italia tentano di ricostruire l'origine della maxiprovvista, ma trovano traccia solo di un versamento da 4,3 miliardi effettuato da Berlusconi in persona. E gli altri venti? Un regalo natalizio a chiudere un '79 da incorniciare? Nell'aprile di quell'anno, Berlusconi inizia a costruire Milano 3, e a settembre eccolo che crea con 4 miliardi la Cofint, compagnia finanziaria televisiva. Il 3 ottobre nasce una delle sue figliole predilette, la concessionaria Publitalia 80, con una dote di 3 miliardi. Passano pochi giorni e il mitico Mike Bongiorno presenta "I sogni nel cassetto" dagli studi di Canale 5.
Le banche ai piedi di Re Silvio. La girandola dei miliardi "franco valuta" continua nei primi anni Ottanta, anche se il più è fatto. Tra il marzo del 1981 e il maggio del 1984, le varie Holding ricevono oltre 12 miliardi, tutti rigorosamente di provenienza ignota. È vero però che il boom televisivo di Berlusconi è sotto gli occhi di tutti, tanto che a luglio del 1980 il cavaliere dichiara di aver investito già 40 miliardi nel nuovo business mediatico. Sono gli anni ruggenti dell'amico Bettino Craxi, che dall'agosto del 1983 diventa primo ministro e guida la nazione con piglio deciso. Come d'incanto, le pricipali banche italiane fanno la fila per prestare soldi all'amico di Bettino. Dalla Centrale Rischi di Banca d'Italia, si vede che fino al 1984 il gruppo Fininvest lavorava con la Popolare di Novara, la Bnl e il Monte dei Paschi di Siena. Ma dal 1985 al 1987, Berlusconi ottiene decine di miliardi anche da Cariplo, Comit, Banca di Roma e Credito Italiano. Nulla di sorprendente: la Fininvest è ormai un colosso. Quello che stupisce è invece il duro giudizio espresso da alcuni uffici fidi. Sintomatico il caso di Efibanca, la banca d'affari del gruppo Bnl, che tra il 1982 e il 1993 presta alle società di Berlusconi ben 295 miliardi. Nel rapporto dei funzionari di Banca d'Italia, si assegna grande rilevanza al primo finanziamento da 10 miliardi concesso nel 1982 alla Cofint. Il giudizio iniziale dell'ufficio fidi di Efibanca parla «di situazione consolidata alquanto provata», che al 31 dicembre 1980 «evidenzia mezzi propri per circa 16 miliardi, contro debiti per 31». Ma a giugno, i 10 miliardi vengono puntualmente concessi. Tre anni dopo, in una relazione preparata in occasione della modifica delle garanzie offerte al primo finanziamento Cofint, i responsabili dell'ufficio fidi di Efibanca parlano di «struttura patrimoniale indebolita» e notano come a fronte di debiti certificati da Arthur Andersen nel 1983 pari a 840 miliardi, vi siano «solo notizie di stampa secondo cui il fatturato del gruppo oscillerebbe tra i 1.000 e 1.200 miliardi, senza nessun riferimento al risultato reddituale conseguito». Con una relazione di questo tono, la bocciatura dei nuovi finanziamenti sembra scontata. E invece, in margine al documento, la Dia troverà «un appunto con sigla non appurata: "relazione non esatta nella sua impostazione"».
MA QUANTI PREVITI. A Efibanca, insomma, Berlusconi ha più di un santo in paradiso. Tra i consulenti dell'istituto figurano pure l'avvocato Cesare Previti e la società Sirea (Società italiana revisione aziendale) amministrata, tra gli altri, dall'ingegner Giuseppe Previti. Cesare e Giuseppe sono figli del commercialista Umberto, amministratore unico della Fininvest sin dalla fondazione. Ma non basta. Efibanca rinuncia ben presto a chiedere ipoteche per i finanziamenti al gruppo Fininvest. Scelte sulle quali il collegio sindacale dell'istituto avrebbe potuto anche sollevare qualche dubbio. E invece va tutto bene. Del resto, anche tra i sindaci non mancavano i doppi incarichi. Antonio Berton, sindaco dal 1984 al 1994 di Bnl holding, nello stess o periodo era anche titolare della Fiduciaria Padana, un altro schermo societario utilizzato dal cavaliere per i suoi misteriosi aumenti di capitale. Sempre Berton viene nominato liquidatore della berlusconiana Cofint.
Nello scorso autunno, pure la generosa Efibanca viene rilevata dalla solita Popolare di Lodi. Una storia a lieto fine. In attesa che un errore dei computer trasformi anche loro, i grigi ragionieri dell'ufficio fidi, in abili coiffeur.
Per finire vi mostro il video dell'ultima intervista di Borsellino,sentite un pò...

Il nuovo...che sa di vecchio.Walter Veltroni

Sono da poco terminate le elezioni 2008,che hanno decretato la vittoria del PDL.
Abbiamo gia visto i trascorsi politici e non di Silvio Berlusconi,non rimane che puntare i riflettori sul suo diretto rivale:Walter Veltroni.
Veltroni si e' presentato in questa campagna elettorale come un uomo "nuovo",un neopolitico che avrebbe portato una ventata d'aria fresca in questo parlamento stantio.
Ma siete mai andati a vedere se veramente costui e' un novizio,oppure e' un attore che recita da tempo nel teatrino della politica?
Direi di cominciare.
Veltroni si e' affacciato alla politica che conta all'eta' di 21 anni,ossia nell'anno 1976.
Il suo primo incarico e' stato quello di consigliere comunale di Roma nelle liste del PCI,il partito comunista italiano.
Walter e' stato altresi' uno dei promotori della nascita del partito democratico della sinistra (PDS).
Da questo momento fino al '92 non si hanno notizie rilevanti,e continua a militare fra le file dei sinistrorsi.Solo in quell'anno infatti,viene eletto direttore dell'Unita' (Dovete sapere che Veltroni dopo aver conseguito il diploma superiore ha fatto un corso per ottenere il titolo di giornalista...a 40 anni!).
Nel 1994 la "base" del PDS lo candidò come segretario nazionale. Fu tuttavia battuto da Massimo D'Alema per 249 voti (dei componenti del consiglio nazionale) a 173. Nel 1996 Romano Prodi lo chiamò a condividere la leadership de l'Ulivo e, dopo la vittoria della coalizione di Centrosinistra, divenne vicepresidente del Consiglio e Ministro dei Beni Culturali e ambientali con l'incarico per lo spettacolo e lo sport. Nel 1998 , dopo la caduta del governo Prodi , tornò a concentrarsi sul partito, che, in seguito alla confluenza nel partito di formazioni di varia ispirazione, laiche e cattoliche (Sinistra repubblicana, Cristiano Sociali, Comunisti unitari, Laburisti) si era trasformato in DS, ovvero Democratici di Sinistra.
In questo lasso di tempo,pero',Walter e' stato eletto sindaco di Roma.
Tutti credono che il suo operato sia stato pressoche' impeccabile,infatti sembrava cosi',se lo si guardava nei suoi interventi televisivi,nei comizi,quando accoglieva George Clooney sfoggiando quel sorriso a 80 denti.Non si puo' negare che sia un uomo d'immagine ed un buon comunicatore,cose che bastano per abbindolare l'80% (sto basso) degli italiani creduloni.
Vediamo concretamente cos'ha fatto per la capitale.
Dilettatevi guardando questi due filmati.







Spero che i video siano stati di vostro gradimento (sarcasmo inside).
Sono certo,tuttavia,che molti pochi fra voi avranno cambiato la loro opinione a riguardo;Per voi Uòlter(detto all'americana) rimane quel bravo ragazzo con gli occhiali da Harry Potter che ha tentato di scalzare dal trono il malvagio Silviemort Berlusconi.
Rubando una citazione di un mio amico:Ormai la politica e' come la religione e le squadre di calcio.Uno tifa Milan o Napoli senza sapere il perche',e difficilmente cambiera' squadra.

Buon proseguimento.

mercoledì 16 aprile 2008

Berlusconi:chi più ne ha più ne metta!



Mettiamo nero su bianco alcuni fatti relativi alla persona che il popolo italiano a deciso di rivotare.

Edilnord

Berlusconi incontra la giustizia per la prima volta il 24 ottobre 1979,è già un giovane piduista(Tessera numero 1816);la guardia di finanza lo coglie negli uffici della sua azienda,la Edilnord centri residenziali(madre di tutte le Fininvest,che come tutti sanno sono di padre incerto).Lui si fa trovare nel sottoscala e si spaccia per un semplice consulente,in realtà è il proprietario unico e la società è intestata al suo prestanome prediletto,Umberto Previti(Padre di Cesare).I militari abboccano,chiudono in fretta l'ispezione,faranno una discreta carriera come vedremo più avanti.

Traffico di Droga

Nel 1983 nell'ambito di un'inchiesta su di un traffico internazionale di stupefacenti,altri finanzieri,controllando i telefoni del Silvio scoprono alcune cose e si legge in un loro rapporto:"e' stato segnalato che il noto Silvio Berlusconi finanzierebbe un intenso traffico di stupefacenti dalla Sicilia,sia in Francia che in altre regioni italiane(Lombardia,Lazio).Il predetto sarebbe al centro di grosse speculazioni in Costa Smeralda avvalendosi di società di comodo aventi sede a Vaduz e comunque all'estero.Operativamente le società in questione avrebbero conferito ampio mandato ai professionisti della zona.
Dopo 8 anni di indagine,seguita inizialmente dal pm Giorgio Della Lucia(oggi imputato per corruzione in atti giudiziari insieme al finanziere Filippo Alberto Rapisarda,ex datore di lavoro e socio di Marcello dell'Utri) viene stranamente dimenticata e poi archiviata nel 1991 dal Gip milanese Cappelli Anna.

Norme che regolano l'emittenza televisiva

Nel 1984 tre pretori di Torino,Roma e Pescara applicano le norme che regolano l'emittenza televisiva e che il Cavaliere ha deciso di aggirare trasmettendo in contemporanea gli stessi programmi su tutto il territorio nazionale,e sequestrano le attrezzature che consentono le trasmissioni fuorilegge.
Berlusconi auto-oscura le trasmissioni di Dallas e dei puffi dando la colpa ai pretori per ottenere il consenso popolare,si serve pure del compagno piduista Maurizio Costanzo lanciando lo slogan"Vietato Vietare".
La magistratura viene messa in riga da Bettino Craxi che vara subito un decreto legge AD PERSONAM(Il famoso decreto Berlusconi) che riaccende subito le TV illegali.
La questione è talmente grossa che nel pentapartito qualcuno non ci sta e il decreto decade.
Craxi allora minaccia la crisi di governo e costringe la maggioranza a varare il secondo decreto Berlusconi,provvederà poi il CAF a legalizzare l'illegale monopolio berlusconiano della televisione commerciale grazie ala legge Mammì.

Falsa testimonianza P2

Nel 1988 Berlusconi finisce per la prima volta in tribunale,nella veste del tutto eccezionale di presunta parte lesa.(Questo forse è troppo non trattengo le risate!)
Giovanni Ruggero e Guarino Mario pubblicano una biografia non autorizzata del Silvio,per chi la volesse comperare"Berlusconi.Inchiesta sul signor TV",in cui si racconta del tormentato rapporto con la legge del Cavaliere.Silvio querela chi ha osato censirlo.Il problema ,come vedremo ,sarà che si mette nei guai da solo,mi viene sempre più da ridere,e pensare che è considerato intelligente!
La causa si svolge al tribunale di Verona e il Cavaliere viene chiamato a testimoniare sotto giuramento,deve giurare di dire tutta la verità.(Berlusconi che dice la verità è grossa,comunque qui è in tribunale).Ebbene lui giura ma(Probabilmente è più forte di lui)dice un sacco di balle a proposito della sua appartenenza alla loggia P2,dice:"..Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2,ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo[.....].Non ho mai pagato una quota d'iscrizione, mai mi è stata richiesta".Peccato che lo scandalo risale al 1981 e la sua iscrizione(tessera 1816) risalga al 1978,con tanto di pagamento della quota di ("lire 100 milioni in data 5 maggio 1978").
Da parte lesa Berlusconi si tramuta in imputato per falsa testimonianza(Segnatevelo bene:FALSA TESTIMONIANZA,come fate a fidarvi di uno che mente anche sotto giuramento...),viene però prosciolto in istruttoria.
In secondo grado però viene dichiarato colpevole.
Gli viene in aiuto la politica con l'Amnistia del 1990 approvata dal parlamento con la scusa di festeggiare il nuovo codice di procedura penale del 1989.
Si legge nella decisione della corte d'appello:"Ritiene il collegio che le dichiarazioni dell'imputato non rispondono a verità[...],smentite dalle risultanze della commissione Anselmi e dalle stesse dichiarazioni rese del prevenuto avanti al giudice istruttore di Milano,e mai contestate[...].Ne consegue quindi che il Berlusconi ha dichiarato il falso,[rilasciato] dichiarazioni menzognere e compiutamente realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del delitto di falsa testimonianza."
Ricordo che all'estero la falsa testimonianza comporta l'espulsione dalla vita pubblica,negli USA ad esempio comporta l'IMPEACHMENT:chi mente rischia di uscire dalla casa bianca( vedi Clinton).
Noi in Italia siamo in leggera contro tendenza,chi mente entra a Palazzo Chigi e anche se ritenuto colpevoli di una serie di reati,si salva perchè lui stesso li depenalizza o perchè riesce a tirarli così avanti da farli cadere in prescrizione..

Corruzione Fiamme gialle

Nel 1994 nasce per caso l'inchiesta sulle mazzette alle Fiamme Gialle.
il 26 aprile di quell'anno il maresciallo Francesco Nanocchio consegna una busta con dentro 2,5 milioni di lire al brigadiere Pietro Di Giovanni,dicendogli che era un regalo di Edilnord(Il cui unico proprietario era il nostro amico Silvio).
Il brigadiere però non si lascia corrompere e va prima dai suoi superiori e poi da Antonio Di Pietro a raccontare tutto;le perquisizioni infine fanno il resto,a casa del maresciallo Nanoccchio vengono trovati i restanti 47,5 milioni della mazzetta.
Indagine dopo indagine il pool di Mani pulite individua in Salvatore Sciascia,responsabile degli affari fiscali del gruppo Fininvest,l'ufficiale pagatore incaricato di versare mazzette ai finanzieri.Sciascia,una volta arrestato,ammette alcune mazzette.
Nel frattempo Berlusconi insediatosi a Palazzo Chigi,offre ad Antonio Di Pietro il ministero degli Interni,ma egli non accetta.Come mai Berlusconi ha offerto a Di Pietro un ministero?
A voi la risposta.
8 giugno 1994:dopo la riunione del consiglio dei ministri,Berlusconi riceve a Palazzo Chigi tal avvocato Massimo Maria Berruti,e chi è costui?
Vi ricordate l'ispezione del 1979 ad Edilnord di cui ho parlato ad inizio articolo? Vi ricordate che ho detto che la guardia di finanza chiuse in fretta l'ispezione?
Vi ricordate che ho detto che i finanziere di quell'ispezione avrebbero fatto carriera?
Ora ,il Sig. Berruti è un ex capitano della Guardia di finanza, che per conto del gruppo Fininvest si occupa delle società off-shore nei paradisi fiscali,uno degli uomini più vicini al Cavaliere.
il 24 ottobre 1979,quando ancora indossava la divisa della guardia di finanza,conobbe Berlusconi nel corso della perquisizione ad Edilnord.Fu proprio lui insieme al maresciallo Alberto Corrado ed ai suoi uomini a rovistare tra le carte di Edilnord.
Chiesero a Berlusconi spiegazioni su una serie di fideiussioni personali da lui rilasciate in favore di alcune misteriose società svizzere che risultavano detenere il capitale di Edilnord,Berlusconi disse che lui si trovava lì per caso,che era un semplice consulente,in realtà era il proprietario.
Tuttavia la pattuglia dei finanzieri,incredibile a dirsi,si beve le sue fandonie e in fretta e furia, a tempo di record(meno di un mese) e nonostante alcune anomalie finanziarie riscontrate ,archivia tutto con una relazione molto semplicistica.
il 12 marzo 1980 il Sig. Berruti si dimise dal corpo delle Fiamme gialle,e dopo qualche mese iniziò a lavorare per il Cavaliere.
Queste coincidenze ,a coloro che ricercano come me, sono ormai all'ordine del giorno;personalmente non credo più alle coincidenze.
Il colonnello Salvatore Gallo,colui che firmò la frettolosa archiviazione,risultò poi iscritto alla P2,altre coincidenze?
E il maresciallo Alberto Corradi?
Viene arrestato insieme a Berruti per i depistaggi nell'inchiesta sulle mazzette Fininvest alla Guardia di finanza;e guarda caso Berlusconi si rivolse proprio a Berruti nell'estate del '94 quando le indagini delle Fiamme gialle minacciavano di coinvolgerlo in prima persona.Altre coincidenze vero?
Alle 21.00 dell'8 giugno '94 Berruti incontra Silvio a Palazzo Chigi,questo è dimostrato da un "passi" trovato su di un'agenda sequestrata al Berruti,su cui è appuntata l'ora di ingresso:20.45.
Alle 21.29 il Berruti riaccende il telefono e chiama Alberto Corrado,vi ricordate di lui vero?
L'indomani Corrado e Berruti s'incontrano a Milano,Via Turati,davanti alla sede del Milan.Berruti gli chiede un favore,chiede se Corrado potrebbe parlare al colonnello della Guardia di Finanza Angelo Tanca,da poco capo del centro operativo della DIA(Direzione investigativa antimafia) a Milano.
Berruti è a conoscenza del fatto che Tanca ha già ricevuto tangenti dalla Fininvest durante la verifica fiscale alla Mondadori.Il Berruti dice a Corrado:"Parla con Tanca e digli,nel caso venisse coinvolto nell'inchiesta,di tacere assolutamente sul caso Mondadori.Se parlasse,danneggerebbe la politica di Berlusconi e di Forza Italia[..].Digli anche che il suo comportamento otterrà un riconoscimento adeguato".
Il 10 giugno Corrado incontra Tanca e riferisce il tutto,Tanca replica:"Sarò una Tomba".
In quel periodo gli arresti ai finanzieri proseguono a tamburo e Tanca viene arrestato il 5 luglio e portato nel carcere di Peschiera.Ammette di essere un corrotto,di aver preso tangenti ma tace la tangente Fininvest.Il 7 luglio in carcere incontra il maresciallo Ballerini,pure lui agli arresti e che aveva partecipato alle verifiche Mondadori,e lo avverte"Taci sulla Mondadori,o non ne verrai fuori".
La valanga di confessioni è inarrestabile,Tanca non parla di Fininvest ma ne parlano altri e nei verbali compare il nome di Sciascia che viene arrestato insieme ad altri big della finanza come Alberto Falk e Giuseppe Tramontana(Rinascente e gruppo Fiat).
La sera della semifinale dei mondiali Italia-Bulgaria,mentre il popolo è distratto dall'evento a Roma il governo Berlusconi vara il decreto Bondi che passerà alla storia come il decreto salvaladri,poichè proibisce la custodia in carcere per una serie di reati tra cui concussione e corruzione......(A me sembra quasi una barzelletta!)
Ormai però è tardi e il decreto viene ritirato sotto la pressione della Lega,scattano quindi gli arresti per Sciascia,Paolo Berlusconi e altri.
Tanca confessa le mazzette Fininvest.
Quando scatta il mandato d'arresto, Sciascia e Paolo Berlusconi sembrano scomparsi,in realtà è una manovra Fininvest per prendere tempo.La stessa sera infatti si trovano ad Arcore gli avvocati del gruppo per stabilire un piano d'azione.Nei giorni seguenti Sciascia e P. Berlusconi si costituiscono e Paolo si prende tutte le colpe delle tangenti.Sciascia ammette mazzette per Mediolanum,Mondadori e Videotime,ma nega di essere coinvolto nell'affare telepiù.Afferma comunque di essere "concusso" ciò costretto a elargire mazzette dall Guardia di Finanza.
Il Berluschino viene subito rilasciato ma i magistrati non credono che fosse lui a decidere per le mazzette e non credono neppure alla concussione,le mazzette venivano elargite in un clima di assoluta serenità e durante pranzi offerti dalla Fininvest,il clima non faceva assolutamente pensare al racket.In realtà Paolo si è immolato per salvare il fratello Silvio e Forza Italia.
I magistrati riescono a dimostrare che Paolo Berlusconi e Sciascia mentono per coprire Silvio,però non si riesce a trovare la prova per la mazzetta più recente,quella del '94 a telepiù e incredibilmente al Cavaliere vengono concesse le attenuanti generiche.Le attenuanti generiche dimezzano i tempi di prescrizione,se a questo aggiungiamo che l'ultima mazzetta risalirebbe al '92 ecco che la prescrizione scatta nel '99.Dal momento che il processo d'appello si chiude nel 2000....quindi tutto prescritto!!!
Questo è stato possibile grazie a continui rinvii,colpi di scena e ostacoli vari prodotti ad arte dal Cavaliere.
Il processo inizia nel '96.
All'inizio si perde tempo cercando di spostare la sede del processo,poi si passa alle istanze di ricusazione,poi si si cambia Giudice,poi il Cavaliere accusa il pool di Mani pulite di aver falsificato alcune prove e Silvio sostiene di avere notizie agghiaccianti.
Ora vediamo le notizie Agghiaccianti,vedrete che siparietto solleva il Cavaliere,adesso sono io che rimango agghiacciato!
Nel settembre 2006 Giovanni Strazzeri e Felice Corticchia,due ex carabinieri in servizio al Palazzo di Giustizia di Milano,vengono interrogati dalla procura di Brescia in gran segreto.Strazzeri accusa Di Pietro di aver compilato e quindi falsificato il famoso "passi" di Berruti,dice poi di aver sentito Di Pietro e il futuro presidente della camera Violante parlare dei tempi e modi della notifica a Berlusconi del primo invito a comparire:quello che colse il Cavaliere alla famosa conferenza anticrimine dell'ONU a Napoli.Strazzeri a testimonianza di quello che dice chiama il suo ex-collega Corticchia e la Giornalista Renata Fontanelli.Corticchia è buon amico di Emilio Fede,stranamente affitta un costoso appartamento nel centro di Milano e inizia a pagare le rate per un appartamento ai Caraibi.Chiamato in aula fa il suo buon lavoro.La Fontanelli invece si spaventa e corre a Milano dai magistrati del pool e spiega loro che Corticchia le aveva offerto l'assunzione come inviata al TG4 in cambio della falsa testimonianza contro gli uomini del pool.La Fontanelli sostiene di aver dato poco peso alle parole di Corticchia che diceva di aver parlato direttamente con Berlusconi,essa porta registrazioni come prova di quel che dice.Di lì a poco si scopre che effettivamente Corticchia aveva incontrato Berlusconi ad Arcore e che da qualche tempo versava milioni su milioni in banca.§I giudici in primo grado scrivono:"Berlusconi ha cercato di screditare chi conduceva le indagini e cercato di influire sul regolare svolgimento delle indagini con un comportamento che,pur non ricoprendo carattere d'illiceità,nonpuò non essere apprezzato negativamente"
Mi chiedo, ma perchè darsi tanto da fare se si è innocenti?
Corticchia e Strazzeri sono condannati a 20 mesi ciascuno per calunnia!
Eccole le presunte notizie agghiaccianti di Berlusconi......Come si fa a pensare anche per un sol momento che potrebbe dire la verità?
Berlusconi ha convinto tutti che ci fosse un complotto contro il suo governo,nascondendo schifosamente il fatto che i suoi guai con la giustizia hanno preceduto la sua "Scesa in campo";questi guai ,a onor del vero,hanno causato la sua la venuta in politica del Cavaliere!
Lui stesso disse a Montanelli"Scendo in politica altrimenti finisco in galera e fallisco"
Avrei un'idea:propongo un indulto per Berlusconi,lo lasciamo libero gli condoniamo tutti i suoi reati,ad una condizione:che abbandoni li Governo prima che sia troppo tardi!E' un favore grosso,gli evitiamo figuracce e di essere preso a calci tra 3-4 anni!
Dimenticavo il "passi" di Berruti,si scoprì in seguito che fu compilato da tal Mangiavalori ,funzionario di Palazzo Chigi,il quale confermò l'originalità del documento in aula.
Ricapitolando.Per la corruzione della Guardia di finanza,Berlusconi è condannato in primo grado a 2 anni e 9 mesi senza attenuanti generiche insieme a Sciascia e i Marescialli Nanocchio,Arces e Capone.Assolto Paolo.Il 9 maggio 2000 la corte d'appello più magnanima concede le attenuanti generiche al Cavaliere e dichiara provati ma prescritti i suoi reati.
Nel 2001,subito dopo il ritoeno di Berlusconi a Palazzo Chigi la cassazione ribalta il verdetto e Berlusconi viene assolto con formula dubitativa.
Certo che la giustizia è proprio strana,avete fiducia voi che non disponete delle risorse finanziarie di Berlusconi?
In pratica venne provato che la Fininvest pagava tangenti,che mobilitava fondi tramite vari conti bancari in Italia e all'estero di società off-shore (gestite principalmente tramite l'avvocato Mills,ricordatevi questo nome,e i dipendenti Fininvest Vanoni,Foscale,Gironi e Messina),fondi la cui provenienza e il cui utilizzo risultano ancora oggi un mistero,probabilmente inconfessabile;è pure assodato il fatto che la Finanza veniva corrotta per evitare contolli approfonditi sulla contabilità del gruppo.
Anzichè spiegare dove prendeva e come utilizzava i soldi,Berlusconi accusa Di Pietro del presunto scandalo Di Pietro-Pasini,alle false accuse si aggiunge pure la voce del Costruttore ex-amico di Di Pietro ma socio in afari di Berlusconi Antonio D'Adamo.
Di Pietro è accusato di essersi intascato 4 miliardi da Pacini in cambio di una garanzia di impunità.Le indagini provano che queste sono,tanto per cambiare, falsità e Di Pietro è assolto con formula piena.
Motivazione procura:"La genesi della risoluzione alla confessione ed alle accuse[D'Adamo] nei confronti degli altri compartecipi del presunto patto corruttivo rinviene dai sedimentati risentimenti nutriti,a torto o a ragione,da Silvio Berlusconi nei confronti dell'ex-magistrato,risultando poi che proprio Berlusconi(ed il collega di partito Cesare Previti) sospinse il dichiarante a con la Procura di Brescia,utilizzando ogni mezzo e facendo leva sull'antico rapporto di lavoro subordinato e sullo stato di dipendenza finanziaria e psicologica in cui D'Adamo trovavasi a causa degli aiuti ad effetto economico direttamente o indirettamente ricevuti."
Inizialmente D'Adamo tacque sugli aiuti economici enfatizzando "le spinte ideali" che l'avevano mosso.......
Ancora una volta chi calunnia Di Pietro tende a diventare ricco!


All Iberiam,finanziamento illecito e falso in bilancio

Il 3 ottobre 1994 viene interrogato Giorgio Tradati,amico d'infanzia e prestanome dei conti di Bettino Craxi.Dopo la sua interrogazione si inizia ad indagare su uno strano conto aperto presso Sbs da una società delle Isole del Canale:la All Iberiam Ltd.

Si scopre che quella società è una società off-shore del gruppo Fininvest non messa a bilancio,e che ad aprire il conto della suddetta presso la Sbs era stata Candia Camaggi responsabile della Fininves Service di Lugano.
Un Avvocato Londinese poi,un certo David Mills, dichiara di aver lavorato per il gruppo Fininvest sin dal 1980 e di aver costituito nel 1989 sia All Iberian,sia molte società off-shore domiciliate nelle Isole del Canale,nelle Isole Vergini e in altri paradisi fiscali su ordine della Signora Camaggi e del Signor Vanoni,responsabile comparto estero del gruppo del Cavaliere.All Iberian servì come mezzo per effettuare acquisti alla Borsa di Milano,eludendo la normativa Consob che impone di dichiarare l'acquisto di pacchetti azionari superiori al 2% del capitale delle società quotate.
In sei anni sul conto di All Iberian transitano in nero quasi mille miliardi,di cui 23 vengono utilizzati per pagare Craxi.La società viene anche utilizzata per finanziare occultamente alcuni soci tipo Renato Della Valle e Leo Kirch in modo da eludere la normativa che imponeva al Cavaliere di possedere non più del 10% di telepiù e per acquistare una quota di telecinco superirore al 25%,di qui il processo a Madrid per violazione della norma anti-trust spagnola.
I giudici sostengono che si costituirono società segrete co Raul Gardini e Giulio Margara,presidente di Auditel e direttore di UPA(Associazione utenti pubblicitari),che si diedero 16 miliardi a Previti anche per comperare i giudici e sentenze.Si scalarono i gruppi Standa,Rinascente e Mondadori in barba alla Consob.
Insomma,All Iberian viene utilizzata per violare le regole del mercato capitalistico e politico.
Una delle principali fonti di finanziamento di All mIberian è Silvio Berlusconi in persona.